Trump, tra minacce a Mosca, nuovi dazi e sogni di terzo mandato: la nuova sfida all'ordine globale / Trump, between threats to Moscow, new tariffs, and dreams of a third term: the new challenge to the global order

29.04.2025

"Se Putin non smette di sparare, posso fare molto".
Con questa frase, pronunciata pochi giorni fa, Donald Trump ha acceso nuovamente i riflettori sulla sua strategia internazionale, tracciando una linea di fermezza contro Mosca che segna un cambio di tono rispetto ai suoi messaggi più concilianti del passato.

La dichiarazione si inserisce in un contesto di tensioni crescenti: Trump ha ventilato la possibilità di imporre nuove sanzioni se il Cremlino non si deciderà a cessare il fuoco in Ucraina. Tuttavia, il suo piano di pace – che prevede anche una possibile rinuncia ucraina alla Crimea – fa discutere. Per molti osservatori, si tratta di un'offerta che potrebbe consolidare l'aggressione russa anziché fermarla, scardinando anni di diplomazia occidentale.

Sul fronte asiatico, Trump non sembra aver abbandonato la volontà di lasciare un'impronta nella penisola coreana. Nonostante gli insuccessi dei precedenti summit, la sua amministrazione starebbe preparando nuovi colloqui con Pyongyang. Intanto, il regime nordcoreano sfila minacciosamente il proprio arsenale, mostrando un cacciatorpediniere nucleare di nuova generazione e un sottomarino a propulsione atomica, segno che il braccio di ferro non si è mai davvero interrotto.

Anche sul piano economico, Trump torna protagonista: con l'introduzione delle cosiddette "tariffe del Giorno della Liberazione", ha imposto un'imposta generalizzata del 10% su tutte le importazioni, con barriere ancora più alte contro circa 60 paesi. La risposta della Cina non si è fatta attendere: dazi di ritorsione fino al 34% su beni americani e un clima da guerra commerciale che sta già travolgendo i mercati finanziari mondiali.

Mentre l'economia globale arranca, la popolarità di Trump negli Stati Uniti subisce un duro colpo. I sondaggi lo danno sotto il 40% di approvazione, un record negativo per un presidente neoeletto da quasi un secolo. Eppure, lui rilancia: in una delle sue uscite più provocatorie, ha lasciato intendere la possibilità di candidarsi per un terzo mandato nel 2028, sfidando apertamente il dettato costituzionale che ne vieta l'ipotesi.

In questo scenario di tensioni internazionali, instabilità economica e sfide ai principi democratici interni, il secondo mandato di Donald Trump si configura non solo come una nuovastagione politica americana, ma come un terremoto geopolitico dagli effetti ancora imprevedibili.

Antonio Mazzanti 

Trump, between threats to Moscow, new tariffs, and dreams of a third term: the new challenge to the global order


"If Putin doesn't stop shooting, I can do a lot."
With this statement, made just a few days ago, Donald Trump once again turned the spotlight onto his international strategy, drawing a firm line against Moscow that marks a shift in tone from his previously more conciliatory messages.

The declaration comes amid growing tensions: Trump has hinted at the possibility of imposing new sanctions if the Kremlin does not agree to a ceasefire in Ukraine. However, his peace plan — which would reportedly include Ukraine's possible renunciation of Crimea — is highly controversial. According to many observers, it would consolidate Russian aggression rather than stop it, undermining years of Western diplomacy.

On the Asian front, Trump also appears unwilling to give up his ambition to leave a mark on the Korean Peninsula. Despite the failures of previous summits, his administration is reportedly preparing new talks with Pyongyang. Meanwhile, the North Korean regime continues to flex its muscles, showcasing a new-generation nuclear destroyer and a nuclear-powered submarine — clear signs that the standoff has never truly ended.

On the economic side, Trump has returned to the forefront: with the introduction of the so-called "Liberation Day Tariffs," he has imposed a blanket 10% tax on all imports, with even steeper barriers against about 60 countries. China's response was swift: retaliatory tariffs of up to 34% on American goods and an escalating trade war climate that is already rattling global financial markets.

As the global economy struggles, Trump's popularity at home has taken a hard hit: polls show his approval rating dropping below 40%, a historic low for a newly elected president in nearly a century. Yet Trump presses on: in one of his most provocative remarks, he suggested he might run for a third term in 2028, openly challenging the constitutional rule that prohibits it.

In this landscape of international tensions, economic instability, and domestic challenges to democratic principles, Donald Trump's second term is shaping up not merely as a new chapter in American politics, but as a geopolitical earthquake whose full consequences remain unpredictable.

Antonio Mazzanti