Verso una revisione degli accordi fra UE e Israele? / Towards a Revision of EU-Israel Agreements?

La maggioranza dei Ministri degli Esteri dell'UE ha approvato una proposta olandese per rivedere l'Accordo di Associazione con Israele, a causa dell'offensiva in corso a Gaza e del blocco prolungato degli aiuti umanitari.
Il riesame mira a valutare se Israele abbia violato l'Articolo 2 dell'accordo, che vincola le relazioni al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici.
Il capo della diplomazia UE, Kaja Kallas, ha confermato che la Commissione avvierà una revisione formale dell'accordo. Israele è il principale partner commerciale dell'UE in Medio Oriente, con scambi per oltre 45 miliardi di euro all'anno.
L'Olanda, storicamente alleata di Israele, ha cambiato posizione, definendo il blocco umanitario su Gaza una violazione del diritto internazionale.
A sostegno della proposta si sono schierati paesi come Francia, Spagna, Irlanda, Svezia e Belgio. Germania, Italia, Grecia, Ungheria e altri si sono opposti; la Lettonia è rimasta neutrale. Un'altra iniziativa, volta a sanzionare gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, è stata bloccata dal veto dell'Ungheria.
La ministra svedese ha anche proposto sanzioni contro ministri israeliani.
Il Regno Unito, nel frattempo, ha sospeso i colloqui commerciali con Israele e convocato l'ambasciatore israeliano.
La decisione dell'UE riflette un cambiamento di rotta, spinto da undici settimane di blocco degli aiuti. Una lettera simile inviata da Irlanda e Spagna 15 mesi fa non aveva ricevuto seguito. L'iniziativa odierna è vista come una risposta concreta alle crescenti pressioni internazionali. La riapertura dell'Accordo UE-Israele potrebbe avere conseguenze economiche e diplomatiche rilevanti.
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha ribadito che le pressioni esterne non cambieranno la politica di difesa di Israele.
Enrico Ellero
Towards a Revision of EU-Israel Agreements?
A majority of EU foreign ministers has approved a Dutch proposal to review the EU-Israel Association Agreement, due to the ongoing offensive in Gaza and the prolonged blockade of humanitarian aid. The review aims to assess whether Israel has violated Article 2 of the agreement, which conditions bilateral relations on respect for human rights and democratic principles.
EU foreign policy chief Kaja Kallas confirmed that the European Commission will initiate a formal review of the agreement. Israel is the EU's main trading partner in the Middle East, with annual trade exceeding €45 billion.
The Netherlands, historically a close ally of Israel, has shifted its stance, calling the humanitarian blockade of Gaza a violation of international law. Countries such as France, Spain, Ireland, Sweden, and Belgium supported the proposal. Germany, Italy, Greece, Hungary, and others opposed it, while Latvia remained neutral. Another initiative, aiming to sanction Israeli settlements in the West Bank, was blocked by Hungary's veto.
The Swedish foreign minister also proposed sanctions against Israeli government ministers.
Meanwhile, the United Kingdom has suspended trade talks with Israel and summoned the Israeli ambassador.
The EU's decision reflects a policy shift, driven by eleven weeks of blocked aid deliveries. A similar letter sent by Ireland and Spain 15 months ago had not led to any action. Today's initiative is seen as a concrete response to growing international pressure. Reopening the EU-Israel Agreement could have significant economic and diplomatic consequences.
Israeli Prime Minister Netanyahu has reiterated that external pressure will not alter Israel's defense policy.